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Accanto a grandi aree urbane, dove la mobilità non motorizzata rappresenta ancora un fenomeno del tutto marginale, esiste una Italia che pedala.
I dati dell’ultima ricerca A Bi Ci della ciclabilità (marzo 2015), realizzata da Legambiente in collaborazione con Rete Mobilità Nuova, evidenziano che, nel nostro Paese, l’utilizzo della bicicletta come vero e proprio mezzo di trasporto è in costante e significativa crescita, contribuendo all'affermarsi di nuovi stili di mobilità.
A Bolzano, Pesaro e Ferrara quasi un terzo della popolazione si muove in bicicletta, risultato che consente di annoverare i tre capoluoghi tra le 20 città europee che hanno la maggiore percentuale di spostamenti in bici, sul totale degli spostamenti.
Questi risultati sono il frutto di precisi progetti delle amministrazioni locali, tesi a favorire questa nuova forma di mobilità per i percorsi quotidiani dei cittadini, come ad esempio gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola. Nei comuni più virtuosi, ad oggi concentrati prevalentemente nel nord del Paese, sono stati sviluppati percorsi ciclabili che collegano tutte le principali aree cittadine, circuiti adeguatamente protetti dal traffico motorizzato.
Gli italiani sono dunque pronti a pedalare, come conferma il costante incremento del numero dei frequent bikers, coloro cioè che utilizzano la bicicletta quotidianamente.
In termini socio-culturali si va infatti diffondendo un nuovo approccio alle due ruote, che attribuisce alla mobilità ciclabile la stessa importanza e dignità di altre forme di mobilità.
A livello individuale la scelta di pedalare risponde all'esigenza di migliorare concretamente la qualità della propria vita quotidiana, riducendo lo stress e il tempo perso nel traffico come pure, aspetto non marginale in tempo di crisi, le spese per la benzina. Ragioni pratiche spesso accompagnate anche da motivazioni etiche, che spingono all'adozione di stili di vita più sostenibili.