IL FINANZIAMENTO IN ITALIA È CROWDED
Anche in Italia sempre di più ci si rivolge al web per finanziare i propri progetti.
Il crowdfunding (dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è una forma di finanziamento collettivo dal basso, una raccolta fondi in cui un gruppo di individui finanzia un progetto ideato da altre persone o organizzazioni. Come per la classica “colletta” singoli individui decidono di dare un contributo in denaro a un progetto che ritengono interessante ma, grazie al web, questo semplice principio sta assumendo dimensioni e potenzialità esponenziali.
La raccolta fondi avviene, infatti, principalmente on-line attraverso i social media e le piattaforme di crowdfunding, vale a dire siti web che facilitano l'incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi promuove i progetti e l'offerta di denaro da parte dei finanziatori.
Arrivato in Italia nel 2005, il crowdfunding ha acquisito notorietà dopo il suo utilizzo da parte di Obama nel 2008 per il finanziamento della sua campagna elettorale. Trova attualmente applicazione in progetti imponenti - quali la campagna "Tous Mécènes" promossa nel 2013 dal Louvre per il restauro della Nike di Samotracia - e in ambiti diversi: dalla ricerca scientifica al sostegno in occasione di tragedie umanitarie o catastrofi naturali, come nel recente terremoto nel centro Italia, fino ai finanziamenti di progetti imprenditoriali e start-up.
Nel 2015 l’Università Cattolica di Milano ha realizzato un report individuando in Italia 82 piattaforme, di cui 69 attive e 13 in fase di lancio. Nel 2015 le piattaforme italiane hanno ricevuto più di 100 mila progetti (+108% rispetto al 2014), pubblicandone il 21%. Si è trattato per il 37% di campagne creative e culturali, per il 34% di campagne sociali e per il 20% di campagne imprenditoriali.
La mappatura delle piattaforme mostra una continua crescita del settore e secondo gli ultimi dati pubblicati da Started (maggio 2016), il valore complessivo di raccolta fondi delle piattaforme italiane è di 67 milioni di euro.