L’
Italia ha la popolazione più sana al mondo. A dirlo è il
Bloomberg Global Health Index che mette il Bel Paese al
primo posto sulle 163 nazioni esaminate nella sua classifica, con un punteggio di 93,11 su 100. Il
Global Health Index considera variabili quali l’aspettativa di vita, le cause di decesso e i rischi per la salute: dalla pressione alta all’uso del tabacco, dalla malnutrizione all’accesso all’acqua pulita. La classifica prosegue con l’
Islanda al secondo posto, con un punteggio di 91,21 su 100 e la
Svizzera al terzo posto con 90,75. In Medio Oriente il punteggio più alto è stato raggiunto da
Israele (88,14 in nona posizione nella classifica globale); nell’Europa dell’Est dalla
Slovenia (80,81 al ventisettesimo posto); mentre in Sud America dal
Cile (77,18 in ventinovesima posizione). Da segnalare il trentaquattresimo posto degli
Usa con un punteggio di 73,05, soprattutto a causa dell’elevato numero di persone in sovrappeso. Bloomberg sancisce quindi il primato italiano in ambito di salute e alimentazione:
le persone più sane del mondo vivono nel nostro paese. Dai dati emerge infatti che in Italia l’aspettativa di vita di un neonato supera gli ottant’anni, mentre in paesi come la Sierra Leone è di circa 52 anni, tra le ragioni indicate l’abbondanza di medici e di pratiche di prevenzione e, soprattutto,
gli italiani godono di fatto di una migliore salute. Il
vero segreto del nostro paese sembra essere la
dieta mediterranea che, con il consumo quotidiano di frutta e verdura di stagione, con l’olio d’oliva, i cereali, i legumi, la carne, il pesce e i latticini, garantisce una
dieta varia ed equilibrata. Bloomberg cita a questo proposito Adam Drewnowski, direttore del
Center for Public Health Nutrition dell'Università di Washington, secondo il quale è fondamentale poter avere
facilmente accesso a prodotti freschi, frutta e pesce. Nonostante i problemi economici che da anni investono il nostro paese, la
dieta mediterranea, riconosciuta dall’
Unesco nel 2010 come
patrimonio culturale immateriale dell’Umanità , sancisce l’ennesimo primato italiano in ambito nutrizionale e alimentare e contribuisce a rendere l’Italia meta elettiva per vivere bene.