CRS IN ITALIA: AVANTI TUTTA!
Presentato l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Socialis sulla responsabilità d'impresa
Segnali decisamente incoraggianti giungono dall’ottavo rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia, presentato dall’Osservatorio Socialis al Ministero dello Sviluppo Economico.
Contano infatti per quasi l’85% le imprese con più di 80 dipendenti che hanno intrapreso il cammino virtuoso della responsabilità sociale. Un trend decisamente positivo che non sembra accusare flessioni e che induce a ottimistiche proiezioni per il prossimo futuro.
Ciò che più impressiona è la progressione del fenomeno: il coinvolgimento attivo nella cultura e nella pratica responsabile segna, nei sedici anni monitorati, un incremento complessivo del 40%.
Dati che tradotti in termini economici significano un investimento totale pari a 1,412 miliardi, cifra ottenuta con una crescita del 25% soltanto negli ultimi due anni di rilevazione.
Le ragioni di questa accelerazione non possono esulare dalla direttiva UE 95/2014 che ha reso obbligatoria, per le aziende quotate, la rendicontazione delle attività di CSR. Norma che “a cascata” ha riversato il suo effetto benefico anche sull’indotto.
Dalla maggioranza delle organizzazioni consultate, emerge una sensibilità equamente ripartita tra le tematiche “interne”, legate alla responsabilità sociale e le tematiche “esterne”, associate alla sostenibilità ambientale.
Tra gli ambiti di intervento dichiarati, salgono sul podio quelli relativi al risparmio energetico (47%), alla lotta all’inquinamento e smaltimento rifiuti (39%), all’ottimizzazione dei processi produttivi (38%).